Opere cinematografiche di Tonino Guerra
La strada lunga un anno (1958), Giuseppe De Santis
In un Paese che si sta spopolando perché non c’è lavoro, a un capofamiglia viene l’idea di costruire una strada che colleghi il Paese alla costa. Dopo l’iniziale diffidenza, grazie all’entusiasmo del sindaco, un vecchio maestro elementare, la strada verrà realizzata.
Il carro armato dell’8 settembre (1960), Gianni Puccini
L’equipaggio di un carro armato in perlustrazione deve fare i conti con il proclama di armistizio di Badoglio dell’8 settembre del 1943. I soldati fuggono, solo il caporale resta sul mezzo, deciso a riportarlo a destinazione. In un susseguirsi di episodi comici, drammatici e grotteschi.
L’avventura (1960), Michelangelo Antonioni
La gita in barca, nell’arcipelago delle Eolie, di un gruppo di amici ha dei risvolti drammatici. Durante la sosta in un isolotto una delle ragazze scompare. Le ricerche sono vane e il suo fidanzato finisce per avere una relazione sentimentale con la sua migliore amica.
La notte (1961), Michelangelo Antonioni
L’esistenza di una coppia borghese in crisi, tra noia, grigiore e incomunicabilità. Il loro lento errare tra un ospedale, per far visita a un amico in fin di vita, la presentazione del nuovo libro dell’uomo, una serata al night club, la visita a un amico industriale.
L’eclisse (1962), Michelangelo Antonioni
Una donna lascia il proprio compagno che non ama più. Una sera, a casa di un’amica, incontra un giovane che inizia a corteggiarla. I due si frequentano e iniziano una storia d’amore. Una mattina, nel salutarsi, si danno appuntamento per la sera al solito posto. Ma nessuno dei due ci andrà.
C’era una volta (1967), Francesco Rosi
Un principe spagnolo s’innamora di una bella popolana del Sud, specialista in fatture. Per sposarla impone alle principesse pretendenti una gara: vincerà colei che laverà più piatti nel minor tempo senza romperne uno. Ispirato a Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile.
L’occhio selvaggio (1967), Paolo Cavara
Un cinico documentarista che si sposta da un continente all’altro alla ricerca di scene sensazionali da filmare, ogni qual volta non riesce a trovare nulla di veramente eccezionale, non si fa scrupoli a deformare storie ordinarie o inventare ex novo eventi mai accaduti.
I girasoli (1969), Vittorio De Sica
Un’italiana va in Russia alla ricerca del marito disperso in guerra. Lo trova in Ucraina senza memoria e con una nuova famiglia. Torna in Italia e si lega ad un uomo. Dopo un po’Il marito la raggiunge. I due si rendono conto d’essere ancora innamorati, ma sentono la responsabilità nei confronti delle nuove rispettive famiglie.
L’invitata (1969), Vittorio De Seta
Una moglie attende che il marito rientri a casa dopo una conferenza. L’uomo arriva con una giovane donna, suscitando la sua gelosia. Per fargli dispetto parte con un amico architetto verso la costa francese, ma arrivati a destinazione scopre che l’architetto è sposato e torna dal marito.
Zabriskie Point (1970), Michelangelo Antonioni
Uno studente contestatore, implicato nell’omicidio di un poliziotto ruba un aereo privato e atterra nel deserto californiano di Zabriskie Point. Incontra una ragazza e tra i due nasce una storia d’amore, poi decide di restituire l’aereo e costituirsi, ma viene ucciso dalla polizia.
La supertestimone (1971), Franco Giraldi
Una donna accusa un protettore di aver ucciso una prostituta, affermando di averlo visto sul luogo del delitto. L’imputato viene condannato, ma la sua accusatrice si convince di aver riconosciuto l’uomo sbagliato. Ottiene la revisione del processo, lo fa scarcerare e lo sposa. Ma il magnaccia è il vero colpevole e la costringe a prostituirsi.
Bianco, rosso e… (1972), Alberto Lattuada
Una suora ritornata dalla Libia inizia a lavorare in un ospedale in Lombardia, dove incontra un giovane sbandato comunista che dorme in corsia perché non sa dove andare. Dopo un’iniziale incomprensione tra i due nasce un profondo sentimento, ma il giovane morirà durante una manifestazione sindacale.
Gli ordini sono ordini (1972), Franco Giraldi
Una donna che vuole rendersi autonoma dal marito a causa dei suoi comportamenti bizzarri, viene da lui lasciata. Inizia una relazione con uno scultore che presto finisce; incontra un malavitoso rischiando la vita. Alla fine per salvaguardare la sua indipendenza, decide di andare a vivere da sola.
Amarcord (1973), Federico Fellini
Rivisitazione della Rimini dei primi anni ’30 col fascismo trionfante, l’apparizione notturna del transatlantico Rex, il passaggio delle Mille Miglia, la visita a uno zio matto e la bella Gradisca. Con i giovani del Paese turbati da una prepotente esplosione sessuale.
Lucky Luciano (1973), Francesco Rosi
La storia di Salvatore Lucania, conosciuto come Lucky Luciano, capo indiscusso della mafia italoamericana di New York tra il 1931 e il 1945. Condannato a cinquant’anni di carcere, fu graziato alla fine della Seconda Guerra mondiale. Rientrato in Italia diresse il traffico internazionale di droga.
Il mostro è in tavola... barone, Frankenstein (1973), Paul Morrissey, Andy Warhol (solo versione USA), Antonio Margheriti (solo versione europea)
Il professor Frankenstein ha costruito una donna con alcuni resti umani. Si ripromette di generare, con lo stesso metodo, un uomo che si dovrà accoppiare a lei per dare inizio ad una nuova specie.
Dites-le avec des fleurs (1974), Pierre Grimblat
Una famiglia composta da marito, moglie e cinque figli, si stabilisce in una casa per trascorre un periodo di vacanza. Con loro una ragazza alla pari tedesca. Inspiegabili avvenimenti iniziano a turbare la tranquillità della famiglia. Il figlio maggiore sospetta che una figura inquietante si aggiri per la casa.
Cadaveri eccellenti (1976), Francesco Rosi
Un ispettore indaga sull’omicidio di alcuni alti magistrati. Le indagini si indirizzano verso gruppi dell’estrema sinistra, ma alcune prove coinvolgono, in un disegno eversivo, alte sfere dello Stato. L’ispettore informa il segretario del partito comunista, ma entrambi vengono assassinati. Il film è tratto da “Il contesto” di Leonardo Sciascia.
Il mistero di Oberwald (1980), Michelangelo Antonioni
Una giovane regina rimasta vedova il giorno stesso delle nozze per l’assassinio del re, vive oramai appartata. Un giovane poeta anarchico riesce a introdursi nel suo appartamento deciso a ucciderla, ma tra i due nasce l’amore in un epilogo che ha il retrogusto della morte.
Tre fratelli (1981), Francesco Rosi
Tre fratelli originari del sud, divisi dalla differente età e da percorsi di vita molto diversi, si ritrovano dopo molti anni nel paese natio in occasione della morte della madre. Ognuno fa i conti con il proprio passato e si confronta-scontra con i fratelli e il padre.
La notte di San Lorenzo (1982), Paolo e Vittorio Taviani
Affresco della campagna toscana dell’agosto del 1944 che fa da sfondo ad uno dei tanti drammi della seconda guerra mondiale, raccontato guardando alle tenerezze, alla buona volontà, agli eroismi e alla paura della gente comune. Un gruppo di uomini, donne e bambini fugge dai tedeschi nel rischioso tentativo di raggiungere la zona occupata dall’esercito americano.
Nostalghia (1983), Andrei Tarkovsky
Un critico musicale russo, in Italia per ricostruire un episodio della vita di un musicista suo conterraneo, incontra a Bagni Vignoni, una località termale presso Siena, un singolare personaggio chiamato “il matto”. L’uomo afferma che per pacificare il mondo è necessario attraversare con una candela accesa la piscina.
Ginger e Fred (1985), Federico Fellini
Due attempati ballerini di tip-tap, in arte Ginger e Fred, da molto tempo fuori dal giro, vengono coinvolti da una TV privata in una sorta di “operazione nostalgia”, per la serata di Natale. Ma si capisce subito che al centro della scena stanno in realtà la figura del presentatore e la pubblicità.
Il volo (1986), Theodoros Angelopoulos
Un maestro di scuola elementare dopo le nozze della figlia decide di tornare all’antico mestiere di suo nonno e di suo padre: l’apicultore. Caricate le arnie su un camioncino, inizia un viaggio tra l’Epiro e il sud della Grecia. Si innamora di una conturbante bellissima ragazza, e trova la morte straziato dalle punture delle sue api.
Il cane e il suo generale (2003), Francis Nielsen
Nel 1812, durante l’invasione napoleonica della Russia, un generale salva il paese lanciando sui tetti delle case moscovite uccelli di fuoco e costringendo le truppe francesi a battere in ritirata. Cinquant’anni più tardi il vecchio ufficiale si trascina per San Pietroburgo sotto la neve, finché non adotta un cane, Bonaparte, spassoso e pieno d’iniziativa.