Nei luoghi di Tonino Guerra

Abbiamo pensato ad una sezione di reportage, tra immagini e racconto, dedicato ai luoghi di Tonino Guerra, arricchito dai materiali visivi inviati da voi lettori. Sant’Arcangelo di Romagna e tutta la Val Marecchia sono i luoghi dove Tonino Guerra prende ispirazione. 

Esiste Itaca perché è stata raccontata da Omero, altrimenti l’isola delle Ionie, appoggiata a nord est di Cefalonia, oggi non avrebbe la notorietà che ha, sarebbe un’isola qualunque delle centinaia che formano la Grecia. Non sarebbe nemmeno diventata un luogo mitico sognato da poeti come Kavafis. Sono i poeti che fondano le città, sono i poeti che inventano i territori. Più il poeta sa cogliere le forze telluriche di un luogo, più sa dare a quel territorio un’anima e una geografia. Tonino Guerra è un costruttore di geografie poetiche, tra realtà e immaginario, dove il camminare, il viaggiare, il passeggiare diventa una forma di esperienza e di conoscenza interiore.

Pennabilli è il luogo ripensato e rifondato da Tonino Guerra. Un museo a cielo aperto dove un giardino, una porta, una strada diventano luoghi per nuove esperienze. Tonino Guerra, negli ultimi anni della sua vita, ha saputo ridisegnare percorsi, angoli, vicoli, stradine che ruotano intorno all’Archivio costruito dentro un ex ossario svuotato e oggi diventato un luogo di arte. Un’architettura di morte che diventa un mondo di memorie vive, un centro di incontri, di creatività e di cultura. Tutto il paese ruota attorno a questo luogo magico, a questo paese i cui primi insediamenti risalgono all’epoca etrusca.

Il Museo diffuso di Pennabilli pensato da Tonino Guerra è costruito sulla poetica della meraviglia e della scoperta. Sette tappe, sette luoghi, sette meditazioni: L’Orto dei Frutti Dimenticati (ove convivono installazioni artistiche e varietà antiche di alberi da frutto), La Strada delle Meridiane, Il Rifugio delle Madonne Abbandonate, Il Santuario dei Pensieri, L’Angelo coi Baffi, Il Giardino Pietrificato (in località Castello di Bascio), La Madonna del rettangolo di Neve (in località Poggio Bianco). Tonino Guerra in questo modo ridisegna il cuore di un paese tra passato e presente, perché il turista, o meglio l’ospite che viene in questi luoghi, possa sentire di fare un’esperienza unica e irripetibile. Capita allora di camminare lungo il muro dei pensieri sospesi, dove si possono leggere, sulle ceramiche cementate lungo la via, i pensieri di Tonino Guerra, una forma di meditazione tra sosta e cammino, dove il lettore diventa l’attore e il protagonista principale. Sono frasi che colgono una verità profonda, con un’idea potente di cultura che si può vivere tutti i giorni, in ogni ora del giorno all’aperto, al sole e alla pioggia, d’estate come d’inverno. Oppure può capitare di muoversi verso la cima del paese. Ogni svolta può essere rilevatrice di una verità del mondo. Pennabilli è sulle colline, un posto magico dove basta il manico di una scopa per bussare direttamente al pavimento del paradiso. È questa la sensazione che si prova sedendosi in silenzio del prato, sulla roccia, vicino alla campana tibetana, simbolo di pace e di fratellanza umana. 

Per questo motivo chiediamo ai voi lettori, fotografie e testi capaci di testimoniare la vostra esperienza sui luoghi di Tonino Guerra, il vostro modo di vivere questi posti, in Romagna, dove l’immaginazione diventa più potente della realtà stessa. Un modo per ricordare Tonio Guerra, per riflettere sui modi e le forme della poesia, che non si esprime solo nei versi o sulla pagina scritta.

Le immagini di Pennabilli e dei luoghi di Tonino Guerra sono di Elisabetta Balduzzi